IN BOCCA AL LUPO
100KM del PASSATORE, una competizione che ti strema ma che ti lascia dentro emozioni indimenticabili …non solo a caldo.
A distanza di qualche giorno continuano a tornarti alla mente le immagini e le sensazioni vissute, vive come il primo giorno …ma con la consapevolezza sempre più marcata di essere arrivato.
I paesaggi, i profumi …i personaggi. Una gara in cui trovi il campione e l’amatore, il corridore scalzo e quello col cappello da bersagliere, il 90enne che ne ha già fatte 41 (e continua ancora) ed il ragazzo alle prime armi, il superatleta e il disabile, il corridore solitario e quelli che preferiscono sostenersi in gruppo.
Ognuno affronta la sua gara personale: chi la corre in 7 ore, chi la cammina in 20 o più, chi li alterna sapientemente fra salite e discese, chi si fa dare l’ “aiutino” …ma non importa, perchè alla fine la tua sfida è solo con te stesso.
…E poi c’è il “ragazzetto cresciutello” di Caserta che parte per la sua 1^ volta armato solo del suo sogno, della sua volontà, dei suoi allenamenti e dei suoi calcoli …determinato ad affrontarla come ha sempre affrontato tutte le sue corse: senza cambi intermedi, senza cedere mai sotto l’andatura di corsa e sperando in un tempo di 13-14 ore …credendo ma non osando sperare in meglio.
E allora parti …affronti le salite, i tornanti, le discese …i tuoi piedi e le tue gambe registrano ogni chilometro e te lo sottolineano prepotentemente, mentre tu fai finta di non sentire, cercando di curare l’alimentazione sempre più insufficiente e scavando costantemente alla ricerca di carica emotiva.
E poi arrivi al traguardo …vedi la linea di arrivo, il crono che ti segna 12h 14′ e gridi …SI !
Un immenso GRAZIE a voi, ai miei compagni di corsa e un grande in BOCCA AL LUPO a tutti coloro che continueranno a tener viva questa grandiosa sfida.
Giovanni Seccia